ma tu chi sei perche partire da se stessi nella relazione con il bambino
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"Ma tu, chi sei?" Perchè partire da sè stessi nella relazione con il bambino

pubblicato il:21/05/2024
categoria:genitori
di:Chiara Colusso

“Mi fa tirare fuori il peggio di me, a volte proprio non lo sopporto, mi fa uscire dai gangheri”.

 

Queste sono alcune frasi che sento (e che ho anche detto) in momenti di grande fatica. 

Perché è vero: stare a contatto con i bambini ci pone di fronte i nostri limiti, le nostre priorità, gli aspetti su cui abbiamo bisogno di migliorarci e crescere.

La relazione con i bambini ci sbatte in faccia quello che vorremmo nascondere sotto al tappeto, o che abbiamo nascosto per molto tempo. 

E tu puoi scegliere se andarci contro o andarci attraverso

Ma quello che voglio dirti oggi, qui, è che mettersi in gioco ne vale la pena, sempre! 

In questo modo migliorerà non solo la nostra vita, ma possiamo davvero essere una delle gocce che portano il cambiamento nel mare.
 

Maria Montessori, durante i suoi corsi, prima di parlare del bambino, chiedeva all’adulto

“Ma tu, chi sei?”

Attraverso la sua formazione faceva sì che in ogni adulto che si avvicinava alla sua filosofia, nascesse un percorso individuale sul proprio essere.

Credeva che l’adulto dovesse “prepararsi interiormente studiando sé stesso con metodica costanza per giungere a sopprimere i propri difetti più radicati, quelli che costituiscono un ostacolo per le sue relazioni con il bambino”.

Questo lavoro profondo su di sé è forse l’aspetto più complicato quando si ha a che fare con i bambini, ma anche il più importante.
 

Provaci, non costa nulla.
E credimi, accadranno magie.

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