interrompere le catene
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Interrompere le catene

pubblicato il:19/10/2023
di:Chiara Colusso

L'ANEDDOTO

Un giorno parlavo con un’amica che mi diceva quanta fatica stesse facendo nel far comprendere a sua suocera alcune scelte che stava facendo come mamma.
 
Allattamento a richiesta ed esclusivo fino ai sei mesi, autosvezzamento ed educazione positiva, ma la lista potrebbe continuare.
 
“Eh ma ai miei tempi si faceva così… io mi affidavo a quello che mi dicevano mia mamma e mia suocera ed è andato tutto bene”.
 
Potrebbero aprirsi infinite parentesi, ma voglio soffermarmi su cosa significhi interrompere le catene.


 

COME FARE PER INTERROMPERE LE CATENE
 
Quante cose facciamo perché si è sempre fatto così? Perché non ci poniamo neanche la domanda ma agiamo seguendo il nostro pilota automatico? Che poi, chissà se è stato impostato da noi o da qualcuno prima di noi. E poi chissà a che scopo, perché e soprattutto in quale contesto.
 
Ecco dunque, il primo punto è proprio questo. Imparare a chiederci cosa vogliamo e perché, qual è lo scopo che ci guida nel nostro agire. Oggi abbiamo la possibilità di informarci (consapevolmente e dalle giuste fonti) e poi scegliere di conseguenza, con consapevolezza.
 
Il secondo punto è imparare a far rispettare la nostra volontà.

Quante volte ci troviamo nella situazione di scendere a compromessi perché “Eh ma poi chissà cosa pensa… poi passo per l’antipatica…” e così facendo non manteniamo fede a noi stessi. A lungo andare questo è un dispendio di energie pazzesco, comporta un sempre maggiore scollamento tra quello che siamo e quello che sentiamo di voler essere.

Quindi è importante capire per cosa siamo disposti a lasciar passare e per cosa non lo siamo, con fermezza e serenità.
 
Il terzo punto, forse il più importante, ci chiede di cambiare prospettiva.
Facciamo attenzione al nostro atteggiamento nei confronti degli altri.
Come ci comportiamo di fronte a qualcuno che fa delle scelte diverse dalle nostre, che magari non condividiamo? Siamo accoglienti o giudicanti? Pensiamo di avere la verità in tasca e di doverla imporre al mondo o accettiamo anche punti di vista differenti?

 

Questo ultimo punto è fondamentale, non solo perché ci permette di essere più empatici, ma soprattutto perché fa sì che possiamo comprendere un po’ di più quale potrebbe essere il motivo che spinge un’altra persona a dirci per forza la sua opinione o a dirci cosa dobbiamo fare. Potremmo comprendere che magari lo fa per rispondere ad un suo bisogno, o perché parla in automatico senza riflettere sullo scopo delle sue parole. Sicuramente questo terzo e ultimo punto ci da la possibilità di comprendere che quello che ci viene detto ha più a che fare con la persona che parla, che con noi.

Non siamo il centro del mondo, non dobbiamo prendere tutto sul personale.

 

E tu, cosa ne pensi a riguardo?
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