Se la maestra non corregge e non fa presente l’errore, allora come fa il bambino a migliorare?
Questione valida in generale: possiamo sostituire la parola “maestra” con adulto in generale.
Questa domanda mi viene spesso posta quando, parlando di scuola Montessori, emerge che tendenzialmente l’insegnante non corregge l’errore.
Correggendo l’errore in modo canonico, si rischia di disturbare il suo livello di interesse.
Inoltre, mettere in risalto le imperfezioni o le difficoltà non aiuterà il bambino a migliorare, semmai può portarlo a sentirsi insicuro e a introiettare la paura di sbagliare.
E quindi se un bambino commette un errore, che si fa?
Se stiamo parlando di errori “didattici”, quello che possiamo fare è cambiare prospettiva.
Quindi, nella pratica, mi annoto l’aspetto su cui quel bambino ha ancora bisogno di lavorare e gli offrirò opportunità per esercitarsi e comprendere meglio quel concetto, quel passaggio, quella regola con cui ha difficoltà.
Questo approccio è sempre valido: a scuola, a casa e in qualunque altro contesto.
"Qualunque cosa sia fatta nella scuola da insegnanti, da bambini, o da altri, ci sono sempre errori. Nella vita della scuola deve entrare il principio che non è importante la correzione, ma il controllo individuale dell'errore.[...] Una delle più grandi conquiste della libertà psichica è il rendersi conto che noi possiamo fare un errore e possiamo riconoscere e controllare l'errore senza aiuto."
Maria Montessori
Non preoccuparti se non sai da dove partire, nei miei workshop e nei miei percorsi di mentoring, aiuto genitori e insegnanti a trovare strategie concrete da mettere in atto per correggere senza correggere.
In questa rubrica potrai trovare brevi racconti e riflessioni che trattano di diversi argomenti: genitorialità, crescita personale, relazioni, insegnamento ed educazione in modo semplice, breve e diretto.
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